LA NATURA CONTRO I DPCM L'ENNESIMA FOLLIA DELLA POLITICA



La Natura – non a caso Madre Natura – e l’esperienza di millenni ci hanno insegnato che i bambini hanno bisogno di correre, di muoversi, di comunicare, di abbracciarsi tra di loro, di fare la lotta, di sporcarsi e di crearsi anticorpi, toccando tutto. Soltanto così crescono forti e sani. Secoli di educatori, pedagoghi e psicologi ci hanno inoltre convinti che i bambini hanno la necessità di socializzare, di interagire con tante persone, di avere come insegnanti persone terze rispetto ai familiari, e di non drammatizzare la “bua”. Solo così crescerebbero equilibrati.
Diamo per acquisita l’idea che i traumi infantili segnino gli umani per tutta la vita, e che per provocare un trauma basti una brutta esperienza, anche solo breve e soggettivamente negativa. Esistono le situazioni di disagio familiare o di disabilità, meno frequenti, ma tuttavia esistenti, nelle quali l’isolamento ha conseguenze drammatiche.
Per non parlare del dato di fatto che i bambini devono essere nutriti e curati e che questo costa, quindi i loro genitori devono poter lavorare per guadagnare.
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Tutto ciò, all’improvviso, è diventato, per DPCM, irrilevante.
Da un giorno all’altro, per DMCL, abbiamo dovuto imporre ai nostri bambini una vita innaturale ed incivile di cui per ora non siamo nemmeno in grado di comprendere tutte le conseguenze devastanti. Siamo arrivati al terzo mese di reclusione, in cui l’unico contatto con il mondo esterno, i media, rappresentano un mondo esterno esasperato di contagio, scafandri e fosse comuni. Una realtà in cui fare i bravi significa non andare a scuola, non giocare al sole, non incontrare gli amici, perché altrimenti si fa morire il nonno. In cui una corsa su un prato equivale ad una multa salata che non ci si può permettere. Un futuro incerto, tra prospettazioni di malattia, di isolamento perenne e di povertà.
Lo scopo dichiarato del DMCL è quello di difendere i bambini cittadini italiani da una malattia che per loro e per i loro genitori ha una incidenza potenziale nulla, e che, anche qualora la contraessero, sarebbe grave come una leggera influenza stagionale.

Ci hanno costretto per DMCL a fare da spettatori-comparse in un film di fantascienza, quello sì, malato.
E’ nostro dovere -in primis come esseri umani, che hanno l’istinto perpetuare la specie - di respingere questo ruolo, di fare tutti uno sforzo per essere consapevoli, per non cedere ad altri il destino nostro e quello dei nostri figli.

Commenti

  1. Condivido ogni singola virgola, bisogna reagire con una pacifica disubbidienza civile portando obiezioni documentate tanto scientificamente quanto giuridicamente a queste assurde imposizioni autoritarie e illegittime. Ma troppa gente ancora trema di paura.

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  2. Condivido ogni singola virgola, bisogna reagire con una pacifica disubbidienza civile portando obiezioni documentate tanto scientificamente quanto giuridicamente a queste assurde imposizioni autoritarie e illegittime. Ma troppa gente ancora trema di paura.

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