In una delle sue solite riunioni, Stalin chiese che gli venisse portata una gallina. La prese e la strinse forte con una mano mentre con l’altra iniziò a spennarla.
La gallina urlava dal dolore e tentava di scappare in ogni modo senza riuscirci, la presa era troppo forte per lei.
Stalin
riuscì a toglierle tutte le piume senza grandi problemi e una volta
terminato disse ai suoi aiutanti: "Adesso guardate cosa accade”.
Mise
la gallina per terra e si allontanò da lei, andò a prendere del grano
mentre i suoi collaboratori la osservavano meravigliati mentre,
dolorante e sanguinante, correva da lui che tirava delle manciate di
grano per terra facendo il giro della stanza.
Ad ogni passo di lui ne corrispondevano altrettanti della gallina che non si allontanava.
A
questo punto Stalin si rivolse ai suoi aiutanti, sorpresi di ciò che
stavano osservando e disse: "Così - facilmente - si governano gli
stupidi. Avete
visto come la gallina mi insegue, nonostante tutto il dolore che le ho
procurato. La maggior parte dei popoli sono così, continuano a seguire i
loro governanti e i politici nonostante tutto il dolore che gli
provocano, con il solo scopo di ricevere un regalo da niente o
semplicemente un po’ di cibo per qualche giorno”.
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